Ho Passato L’Anniversario Dell’Unita’ D’Italia

Ascoltando i gemiti della ragazza che abita al piano di sopra mentre veniva penetrata dal suo ragazzo. E’ da due anni che vanno avanti cosi’: litigano, si lanciano addosso qualsiasi cosa possa capitare nelle loro mani [a volte ho come l’impressione che si lancino anche sedie e tavoli], le urla di lei, il mantra Non ce la faccio piu’ io devo studiare porco dio! di lui. Poi scopano. Di certo riceveranno la medaglia al merito dal Presidentissimo, dato che il suo e’ il governo dell’amore che vince sull’odio. Mentre chi rimane ad ascoltare le copulazioni e’ solo un lurido comunista, tornato tardi a casa perche’ la linea degli autobus ha deciso di mantenere segreto il blocco del traffico per celebrare l’anniversario di una nazione che in un certo qual modo rifiuta la guerra. Spero solo che, quando tornero’ in CalAfrica, gli aerei NATO non mi facciano fare la fine dei rifiuti marini.

Innanzitutto, sono un lurido comunista. Ma non di quelli che il Presidentissimo va decantando le virtu’ da agenti GESTAPO. Uno di quelli che magari vi offre una sigaretta o ve la chiede nel caso ha solo i soldi per fare il biglietto dell’autobus, segretamente bloccati su vie che normalmente non fanno e che puntualmente arrivano in ritardo [o non passano proprio]. Sono una persona normale: dormo, mi sveglio, mangio, piscio, cago. In piccolissimi ritagli di tempo della giornata studio e mi lavo [e, volendo aumentare il numero di necessita’ naturali che accomuna un alieno comunista ai comuni mortali, so anche masturbarmi].

Oddei! Sicuramente avessi trombato di piu’ nella mia vita avrei festeggiato in modo migliore quest’unita’. So che lo state pensando. Sicuramente l’avrei passato come l’ho passato nella vita reale, che’ la mia ragazza, lei si che sarebbe stata una vera italiana, sarebbe andata dalla tizia del piano di sopra a festeggiare insieme a lei e il suo ragazzo. E io al piano di sotto ad ascoltare.

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